E’ stato l’assessore alla cultura del Comune di Salerno Ermanno Guerra a fare gli onori di casa alla Compagnia del Giullare e al collega del Comune di Capaccio Paestum, Caramante, sottolineando come si può solo essere felici quando la stampa viene chiamata per presentare un evento di tale portata. E l’evento c’è tutto: c’è nel fatto che la rassegna viene realizzata senza alcun aiuto economico di grandi enti, c’è nel fatto che si riporta la tradizione del teatro greco a Paestum, c’è, soprattutto, in quelle location individuate e concesse dalla Soprintendenza e dalla Direzione Museale di Paestum, i gradoni del Tempio di Poseidon e il sottosuolo del Museo Archeologico.
Entusiasta di quanto illustra Andrea Carraro, direttore artistico di “Antica Paestum – Teatro Classico”, che spiega come l’intera operazione, realizzata in partnership con la Soprintendenza alle Belle Arti, il Comune di Capaccio Paestum e la Fondazione Poseidonia, riceverà un unico sostegno economico, quello degli spettatori. Venerdì e sabato i giorni deputati alle rappresentazioni: si comincia con il 24 e 25 giugno. Paola Senatore sarà la splendida protagonista della Parabola di Antigone che andrà in scena in una vera grotta, quell’area sottostante il Museo Archeologico di Paestum e mai aperta al pubblico. E in tema di eccezionalità, gli spettatori che si recheranno a vedere la rappresentazione avranno la possibilità di vedere la famosa Tomba del Sequestro Finanza, un reperto di immenso valore che ha assunto questo nome quando, proprio la Guardia di Finanza, riuscì a recuperarla mentre la stavano imbarcando per terre lontane. Attualmente è custodita in ambiente a temperatura e umidità controllati e non è accessibile al pubblico. Grazie all’Antigone e alla forza di questa operazione teatrale, invece, finalmente ci sarà chi avrà la possibilità di ammirarla. La passionalità della Medea di Euripide sarà l’appuntamento dei giorni 1 e 2 luglio. Inimmaginabile la suggestione che deriverà dal vedere Medea sui gradoni del Tempio di Nettuno, così come, l’8 e 9 luglio, la triste vicenda de Le Troiane. Due lavori di Euripide di eccezionale bellezza portati in scena in una rilettura modernizzata del linguaggio, velocizzata nell’azione che ne dona grandissima scorrevolezza. Per la prima nazionale de Le Troiane, inoltre, essendo il testo un forte atto d’accusa nei confronti di Elena, identificata come la causa dei grandi mali di Troia, allo spettatore viene proposto, in apertura di serata, l’Elogio di Elena in cui Gorgia cerca giustificazioni all’operato della bellissima donna.
Tre fine settimana ricchi di emozioni da regalare al pubblico, quindi, in questa rassegna di Teatro Greco che, con tutti i suoi secoli sulle spalle, rimane sempre tanto attuale nelle tematiche affrontate.
Ed è lo stesso assessore Caramante che sottolinea come, in passato, a Paestum ci fosse una lunga tradizione teatrale in cui le tragedie greche avevano il ruolo di protagoniste. Proposte, oltretutto, che attraggono anche molti turisti stranieri che, in questo periodo dell’anno affollano le nostre coste. “L’iniziativa della Compagnia del Giullare – ha dichiarato l’assessore - realizzata interamente da loro, che offre spettacoli di grande spessore tra cui una prima nazionale servirà a rinverdire la tradizione del teatro greco a Paestum. Riuscire poi a vedere gli spettacoli allestiti non ai margini, ma sui templi, regalerà emozioni incredibili a tutti ”.