sabato 8 settembre 2012

Il Percorso Culturale e Creativo del Museum of Operation Avalanche



L’affascinante centro storico di Eboli ospiterà  all’interno del complesso monumentale di Sant’Antonio la sede della prima concreta iniziativa permanente in ricordo dello sbarco del 1943 che, nelle prime ore del  9 settembre di sessantanove anni fa proiettò le coste campane e la piana del Sele al centro di vicende belliche di grande importanza strategica. All’interno del MOA vari percorsi tematici celebreranno lo sforzo di liberazione di tanti giovani soldati oltre a sottolineare le vicende umane che toccarono in maniera indelebile intere popolazioni.
Appuntamento per l’inaugurazione ufficiale alle ore 18.00 quando ad opera dell’associazione WH43 si potrà assistere ad una rievocazione storica che prenderà avvio dalla piazza principale di Eboli, che condurrà al taglio del nastro ed all’apertura al pubblico di due percorsi tematici: la mostra di fotografie storiche provenienti dall’archivio di Angelo Pesce e la sala multimediale interattiva, nella quale i visitatori potranno rivivere  le fasi salienti degli avvenimenti bellici che ebbero come scenario la Piana del Sele. Si accederà poi ad altre cinque sale allestite con oggetti di vita e cultura materiale dell’epoca e con  numerosi cimeli quali divise, decorazioni e documenti d’archivio provenienti dai vari eserciti componenti le truppe alleate.

Il Museo seguirà inoltre un percorso culturale e creativo attraverso l’allestimento di una  “sala contemporanea di arti visive”, il MOArt a cura di officina31 che in questa occasione dà il via alla sua prima stagione espositiva con una ricca collettiva di presentazione a cui partecipano otto menti creative provenienti dal cantiere artistico italiano che occuperanno il doppio volume purista dello spazio espositivo.

Un’occasione di confronto per artisti affermati ed emergenti che in un involucro tardo-medievale, sotto le possenti volte a crociera della sala in questione, si uniscono per la prima volta nel tracciato allestito con una corposa preview atematica. Accanto alla sensibilità della memoria, che apre la mente verso risonanze storiche fatte di guerre e conflitti, convivono nella MOArt gli ultimi figli della modernità culturale campana (e non) tradotta in termini d’arte. Dissimili le tematiche, uguali gli obiettivi: creare dei luoghi di pensiero, dei processi di comunicazione, porre delle solide basi concettuali su cui innalzare un nume ideologico comune, l’arte.
MOA museum (Museum of Operation Avalanche) 
Inaugurazione domenica 9 settembre 2012, ore 18
Spazio Espositivo MOArt Zero a cura di Titti Gaeta 
group exhibition with Sante Abbinente, Antonio Conte, Giovanni Comunale,
Enzo Correnti, Francesco Cuomo, Titti Gaeta, Annalisa Mandarino, Enrico Visconti
per informazioni  officina31@avalanche1943.it
chiusura mostra il 30 settembre


Nelle settimane successive all’apertura sarà poi possibile partecipare in maniera attiva alle performance di Maestri ceramisti che, con dimostrazione in diretta, presenteranno la tecnica del “Bucchero” e della ceramica giapponese conosciuta come “Raku”.


Bombardamenti e combattimenti catapultarono gente semplice ed umile al centro della Storia. Lo sbarco degli Alleati del 1943 lasciò un segno indelebile nelle persone e nei luoghi della Piana del Sele.  I ricordi di tanti non sono legati solo alla Guerra ma anche alla inarrestabile speranza di libertà. Il Museum of Operation Avalanche  ricorda e celebra la libertà e l’unione dei popoli attraverso la conoscenza, lo stimolo della creatività, la cultura e la reciproca conoscenza, per non dimenticare e per ricordare le sofferenze, la paura, le privazioni ed il sacrificio di migliaia di vittime, militari e civili.
Il MOA è un progetto integrato di recupero della Memoria e di valorizzazione della Creatività creato da  una rete pubblico-privata di investimenti  sostenuta dal Comune di Eboli in partenariato con associazioni ed enti internazionali. 

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.