La pastiera napoletana è sicuramente la preparazione campana più famosa a base di grano non macinato, appartenente alla tradizione pasquale, ma a Capaccio, anticamente era un'altra l'usanza della "settimana Santa", quella di preparare un saporitissimo Granato. Un rustico a base di ricotta di pecora, grano cotto, formaggio, bianco d'uovo, e pepe avvolta in una sfoglia di pasta di pane con l'aggiunta di uova.
Il nome di questo rustivo deriva probabilmente da più elementi: l'uso del grano come ingrediente principale, una devozione nei confronti della madonna del Granato, la forma che vuole ricordare il frutto simbolo di abbondanza ed emblema prima ancora che della famosa "Vergine" della dea Hera.
La ricetta l'abbiamo avuta dalla signora Mandetta proprietaria dell'omonino Ristorante, non sarà venuto di uguale bontà ma ci tenevamo a fare gli auguri a tutti con questo piatto tipico della nostra tradizione, anche se dimenticato che affonda le radici nelle "nostre origini" elleniche. E se a volte non superano l'esame del tempo, quei prodotti e quelle preparazioni che non incontrano più i gusti moderni, vi assicuriamo che il Granato avrebbe tutto il diritto di essere riscoperto, magari alleggerendone il gusto ed aumentandone la piacevolezza con una buona ricotta di bufala.
Buona Pasqua