venerdì 5 giugno 2015

CILENTO DA SCOPRIRE

Qualsiasi cosa ci circondi, per catturare la nostra attenzione, deve o farci innamorare o farci incuriosire, altrimenti neanche la prendiamo in considerazione. Troppi colori, troppe sfumature, troppi suoni, troppe forme che tentano in modo ossessivo di conquistarci. Se ci incuriosiscono rapiranno la nostra attenzione momentaneamente, se ci fanno innamorare rapiranno il nostro cuore per sempre.

Ritengo che il Cilento appartenga alla categoria “del per sempre”. Subregione della Campania, in provincia di Salerno, nel 1991 una significativa parte del suo territorio è stato trasformato in Parco Naturale e nel 1997 l'UNESCO ha riconosciuto il Cilento come patrimonio dell'umanità. Il nome deriva da cis Alentum "al di qua del fiume Alento", sebbene il fiume non ne segni più il confine.  E’ un autentico scrigno di tesori e abbraccia dolci colline che si rispecchiano nell’azzurro del Tirreno, boschi di lecci e castagni, torrenti, spiagge dalla sabbia fine e rocce a picco sul mare, scogliere e promontori, grotte segrete scavate nella roccia e paesini arroccati.

Cilento non è solo mare, è anche turismo culturale, storico e naturalistico: basta menzionare Paestum, uno dei più importanti complessi monumentali della Magna Grecia con i suoi templi e il Museo Archeologico Nazionale; gli scavi archeologici di Velia , con la rinomata Porta Rosa, patrimonio dell'umanità anche per la sua scuola eleatica, scuola filosofica che vantava fra i suoi esponenti Parmenide e Zenone, qui nati; la Certosa di San Lorenzo a Padula, il più grande monumento monastico dell’Italia meridionale, che possiede il più esteso chiostro del mondo con i suoi 12.000 mq, lo splendido giardino, gli altari e gli alloggi e che ospita il Museo archeologico provinciale della Lucania occidentale; la città museo di Teggiano, vero scrigno di tesori d'arte di ineguagliabile valore; le grotte di Pertosa, con stalattiti e stalagmiti modellate sotto l’azione lenta e costante dell’acqua; le grotte di Castelcivita, sul versante opposto; l’Oasi di Persano caratterizzata da boschi di salici, pioppi, ontani, prati di orchidee selvatiche, gladioli, narcisi, pratoline, ranuncoli e popolata da lontre (simbolo dell’oasi ed animale in via d’estinzione), donnole, tassi, volpi e cinghiali; Punta Licosa, meta di escursionisti subacquei e Palinuro con le sue numerose grotte marine e sottomarine intorno a Capo Palinuro tra cui la famosa Grotta Azzurra.

Il Cilento, da sempre, ha ispirato poeti e cantori. Il mito più famoso è quello dell'Isola delle Sirene, nell'Odissea, probabilmente l’isoletta di fronte a Punta Licosa e il mito di Palinuro, nocchiero di Enea. Ha ispirato, ancora, registi, cantautori, scrittori: basta ricordare il film “Benvenuti al Sud” ambientato a Castellabate, o la canzone “Tre colori” presentata al festival di Sanremo da Tricarico in cui si fa riferimento alla mezzaluna cilentana o ancora il romanzo vincitore del Premio Strega 2004 “Il dolore perfetto” in cui il protagonista proviene da Sapri.

Per non parlare delle antichissime tradizioni contadine legate a questo posto incantato: manifestazioni folcloristiche, riti religiosi, feste con prodotti tipici locali, danze e canti popolari avvolti da atmosfere d'altri tempi.

Il Cilento è una terra da scoprire e noi abbiamo tutta l’intenzione di farlo!

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