Qualsiasi cosa ci circondi, per
catturare la nostra attenzione, deve o farci innamorare o farci incuriosire,
altrimenti neanche la prendiamo in considerazione. Troppi colori, troppe
sfumature, troppi suoni, troppe forme che tentano in modo ossessivo di
conquistarci. Se ci incuriosiscono rapiranno la nostra attenzione
momentaneamente, se ci fanno innamorare rapiranno il nostro cuore per sempre.
Ritengo
che il Cilento appartenga alla categoria “del per sempre”. Subregione della
Campania, in provincia di Salerno, nel 1991 una significativa parte del suo
territorio è stato trasformato in Parco
Naturale e nel 1997 l'UNESCO
ha riconosciuto il Cilento come patrimonio dell'umanità. Il nome deriva da cis
Alentum "al di qua del fiume Alento",
sebbene il fiume non ne segni più il confine. E’ un autentico scrigno di tesori e abbraccia
dolci colline che si rispecchiano nell’azzurro del Tirreno, boschi di lecci e
castagni, torrenti, spiagge dalla sabbia fine e rocce a picco sul mare, scogliere
e promontori, grotte segrete scavate nella roccia e paesini arroccati.
Cilento
non è solo mare, è anche turismo culturale, storico e naturalistico: basta
menzionare Paestum, uno dei più
importanti complessi monumentali della Magna Grecia con i suoi templi e il Museo Archeologico Nazionale; gli
scavi archeologici di Velia , con
la rinomata Porta Rosa, patrimonio
dell'umanità anche per la sua scuola eleatica, scuola filosofica che vantava fra i suoi esponenti Parmenide e
Zenone, qui nati; la Certosa di San Lorenzo a
Padula, il più grande monumento monastico dell’Italia meridionale, che possiede il più esteso chiostro del
mondo con i suoi 12.000 mq, lo splendido giardino, gli altari e gli
alloggi e che ospita il Museo archeologico provinciale della Lucania
occidentale; la città museo di Teggiano, vero scrigno di tesori d'arte di
ineguagliabile valore; le grotte di
Pertosa, con stalattiti e stalagmiti modellate sotto l’azione lenta e
costante dell’acqua; le grotte di
Castelcivita, sul versante opposto; l’Oasi
di Persano caratterizzata da boschi di salici, pioppi, ontani, prati di
orchidee selvatiche, gladioli, narcisi, pratoline, ranuncoli e popolata da
lontre (simbolo dell’oasi ed animale in via d’estinzione), donnole, tassi,
volpi e cinghiali; Punta Licosa,
meta di escursionisti subacquei e Palinuro
con le sue numerose grotte marine e sottomarine intorno a Capo Palinuro
tra cui la famosa Grotta Azzurra.
Il
Cilento, da sempre, ha ispirato poeti e cantori. Il mito più famoso è quello dell'Isola delle Sirene, nell'Odissea, probabilmente
l’isoletta di fronte a Punta Licosa e il mito di Palinuro, nocchiero di Enea. Ha ispirato, ancora, registi,
cantautori, scrittori: basta ricordare il film “Benvenuti al Sud” ambientato a
Castellabate, o la canzone “Tre colori” presentata al festival di Sanremo da
Tricarico in cui si fa riferimento alla mezzaluna cilentana o ancora il romanzo
vincitore del Premio Strega 2004 “Il dolore perfetto” in cui il protagonista
proviene da Sapri.
Per non parlare delle antichissime tradizioni contadine legate a questo
posto incantato: manifestazioni folcloristiche, riti religiosi, feste con
prodotti tipici locali, danze e canti popolari avvolti da atmosfere d'altri
tempi.
Il Cilento è una terra da scoprire e noi
abbiamo tutta l’intenzione di farlo!