Troppo caldo per
qualsiasi cosa che non sia mare e spiaggia, meglio su un lettino, meglio ancora
all’ombra. E allora si rinuncia alla tanto adorata passeggiata tra i negozi? Tu, uomo che hai indugiato su “adorata” e credi
sia un’ idiozia, guarda l’espressione della donna che ti siede accanto e
rileggi.
Niente affatto, ad
accontentare il desiderio della tanto adorata passeggiata – uomo, ora sono convinta che inizi a pensarla come noi – ha provveduto
il Cilento Outlet Village con l’iniziativa Summerfestival 2015 (controlla il programma qui).
L’idea di una serie di eventi
serali, soprattutto musicali, al Cilento Outlet mi è piaciuta subito, forse
perché unisce due mondi che mi rapiscono: lo shopping e la musica. Ho appreso
la notizia proprio quando iniziavo a disperarmi per non riuscire, con questo
caldo bestiale, ad andare a sbirciare i capi in saldo. Una donna che non può
fare shopping è una donna distrutta e guarisce da ogni malanno già solo a
guardare le vetrine, se poi incornici il tutto con musica d’autore allora la
serata può anche diventare perfetta.
Ad inaugurare il Summerfestival
ci ha pensato Ron, sabato 11 luglio.
Presenti, alla serata, soprattutto
famiglie. Di giovani pochi che magari hanno arricciato il naso all’idea di un
concerto poco alla moda per i ragazzi. Sono
sicura, però, che anche loro hanno canticchiato, almeno una volta, “Non abbiam
bisogno di parole”, “Il gigante e la bambina”, “Vorrei incontrarti fra
cent’anni”, tanto per citare solo alcuni tra i suoi successi.
Parcheggio piuttosto affollato,
allora mi sono chiesta: chissà se ci sarà più gente nei negozi lasciando il
cantante solo soletto o intorno al palco a cantare. Forse signore con
striscioni e bandane con l’immagine di Ron, acquistate per l’occasione. Lo confesso, a questo punto ho arricciato il
naso anche io. Nessuna delle due previsioni. Tutto in perfetto equilibrio:
negozi gradevolmente occupati da acquirenti e semplici curiosi, in realtà ho visto poche shopper bags
portate a spasso, e una discreta folla ad occupare la piazza col palco.
Tanti con telefono alla mano, pronti a rubare uno scatto. Certo, anche io, guardandomi in giro e temendo di essere notata. Lo so,
ora siete voi ad arricciare il naso.
Non ho sentito applausi
scroscianti né cori da stadio ma ho visto canticchiare gente sorridente.
Lui, vestito di bianco, avvolto da
un alone luminoso che poco lasciava vedere i dettagli – forse stiamo pensando alla stessa cosa, ma non la scriverò – ha cantato
con voce coinvolgente e ha simpaticamente raccontato qualche aneddoto della sua
vita: gli esordi, il primo incontro con Lucio Dalla, le esperienze a Sanremo.
Alle 23:00 è finito tutto. I
negozianti hanno chiuso le porte, si sono spente le luci del palco e la gente
si è avviata all’uscita. Io sarei rimasta volentieri ancora un po’ a guardare
le vetrine, Ron e la sua aurea mi hanno distratta da intenti killer nei
confronti della carta di credito. L’uomo
di casa ringrazia sentitamente Ron.